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Sostenibile, socievole e flessibile: il coworking nel nuovo NOI Techpark Brunico
Signor Mutschlechner, un'auto su tre in Europa monta una tecnologia sviluppata in Alto Adige. Un successo a cui lei contribuisce come amministratore delegato del fornitore Intercable e presidente della rete Automotive Excellence Südtirol. Quindi l'Alto Adige, e la Val Pusteria in particolare, non è già in una posizione di primo piano per quanto riguarda l'innovazione nel settore automobilistico?
Non basta solo un’idea iniziale vincente per essere leader tecnici del proprio segnmento di mercato, ma bisogna fare un continuo lavoro di ottimizzazione e sviluppo per restare la prima scelta del cliente. Per questo per noi c’è un solo obiettivo: innovare continuamente. La maggior parte delle imprese di successo della nostra provincia sono leader di qualità e/o leader di innovazione nel proprio mercato di riferimento. E questo, nonostante la nostra non sia certamente una terra ideale per strategie alternative come per esempio la “cost leadership”, ovvero un vantaggio competitivo grazie ai costi operativi più bassi del settore. Ciononostante la Val Pusteria nello specifico, e in realtà tutto l’Alto Adige, rappresenta un distretto industriale e tecnologico particolarmente competitivo a livello internazionale per l’automotive. Sono molte le imprese eccellenti in questo settore oltre alle 8 imprese partner di rete che ricordo essere Alupress, Autotest, GKN Driveline, GKN Sinter Metals, Tratter Engineering, Intercable, Intercable Automotive Solutions, Abuscom. Pensiamo anche ad altre eccellenze come Alpitronic, Röchling, Iveco DV, AL-KO Kober e molte altre. Per ognuna di queste imprese, fermarsi e smettere di cercare nuove opportunitá sarebbe fatale. Per il nostro sistema economico territoriale vale lo stesso. Quindi sì, siamo ben posizionati, ma dobbiamo continuare a svilupparci.
La stessa AES era fortemente favorevole alla seconda struttura NOI Techpark di Brunico, inaugurata nella primavera del 2023. Perché?
Proprio per la necessitá di esplorare nuove dimensioni e ampliare le frontiere dell’innovazione e dello sviluppo di impresa. Esplorare nuove modalitá di collaborazione per provare a gestire alcune sfide epocali non piú isolati, ma insieme, unendo le forze, condividendo costi, rischi ed esperienze e moltiplicando velocitá di azione e probabilitá di successo. Nessuna azienda é troppo grande o troppo buona per non beneficiare di una cooperazione.
E perchè non basta il NOI di Bolzano?
Un ecosistema innovativo richiede il coinvolgimento oltre che di imprese e istituti di ricerca, anche quello della comunitá locale, delle scuole e dei giovani; per questo insediare il NOI Techpark oltre che nel quartiere dell’innovazione a Bolzano anche all’interno di un distretto industriale ed economico importante come quello pusterese è stata una scelta consapevole per avvicinarsi e integrarsi ancora meglio al territorio.
Quali sono le maggiori sfide che i fornitori del settore automobilistico devono affrontare attualmente e a quali sviluppi futuri devono dare risposta?
Le sfide piú importanti per i fornitori automobilistici riguardano temi epocali trasversali a tutta l’industria: la doppia trasformazione, quindi la transizione digitale la sostenibilitá, ma anche la carenza di collaboratori qualificati. Per il nostro settore auomotive queste sfide sono particolarmente impegnative perché il settore automotive presenta livelli di automazione e soluzioni digitali particolarmente spinte da rendere la carenza di personale qualificato estremamente rilevante. La sfida della sostenibilitá riguarda invece tutta la catena di creazione del valore, dall’impiego di materiali riciclati e a basso impatto allo sviluppo di processi a emissioni ridotte. La lista delle sfide sarebbe molto piú lunga ma queste tre nominate sopra sono quelle che riteniamo sia piú facile affrontare insieme.
Come può aiutare il NOI in questo contesto?
Il NOI per noi è l’ideale ecosistema neutrale in cui far nascere e sviluppare questa nuova dimensione della collaborazione interaziendale. Sono molte le iniziative giá sviluppate con successo in stretta collaborazione: dalla fase di creazione e sviluppo iniziale della nostra rete, a una serie di iniziative che promuovono il contatto tra aziende, mondo universitario e comunitá.
Per esempio, il Forum internazionale della meccatronica 2023, dove alla fine di settembre sono stati presentati al NOI di Brunico i nuovi risultati della ricerca e dello sviluppo per i settori dell'automobile, dell'ingegneria meccanica, dell'ingegneria agricola e dell'informatica?
Esatto, penso per esempio al Forum Internazionale della Meccatronica, ma anche ai festival IN MOTION lanciati nel 2023. Poi ci sono state le Fiere del Lavoro, formazione epr il personale e molte iniziative di networking. Negli ultimi mesi abbiamo avviato un gran numero di gruppi di lavoro composti da dipendenti delle varie società, che si sono concentrati principalmente sulle sfide sopra menzionate: digitalizzazione, sostenibilità, impronta di CO2, risorse umane e recruiting. Il NOI ha contribuito attivamente a ciascuno di questi gruppi di lavoro. Stabilendo contatti, fornendo impulsi e spunti di riflessione, i progressi sono stati più rapidi. Per noi il NOI è un portale di accesso, un facilitatore e un partner attento che condivide la nostra visione di generare valore aggiunto per il nostro sistema economico e per l'Alto Adige.
Se i dati sono ancora aggiornati, in Alto Adige ci sono più di 800 aziende con oltre 16.000 dipendenti che lavorano nel settore automobilistico e dell'automazione. Quanto è forte la collaborazione in questo settore?
Credo che questa fase storica insegnerá a molte imprese che la via della cooperazione non è solo un’opportunitá, bensì una scelta in molti casi obbligata. Vediamo crescere in tal senso, anno dopo anno, volontá e apertura. Il settore automotive è un settore storicamente chiuso, potrei quasi dire introverso. Ogni azienda è sempre stata abituata a concentrarsi al proprio interno guardando alle altre imprese spesso come potenziali concorrenti; questo però accadeva prima che affrontare e superare le sfide epocali di cui ho parlato diventasse un obiettivo comune.
Con AES – e per lo meno per un grosso fornitore del settore Automotive quale è Intercable - avete già esperienza di cooperazione e di progetti di innovazione congiunti. Qual è il vantaggio maggiore per i membri?
Uno dei vantaggi principali é il focus: spesso le singole aziende non riescono a investire sufficiente attenzione (e le risorse necessarie) su temi che non sono “urgenti”. Unendo le forze è possibile moltiplicare gli sforzi per ottenere risultati individualmente improbabili.
Abbiamo parlato di collaborazioni trasversali rispetto alle aziende. Quanto è invece forte la collaborazione con gli istituti di ricerca e l'università?
A partire da un certo livello di complessitá e innovazione tecnica, il contatto con il mondo della ricerca e della formazione accademica è determinante. Questo è il motivo principale che ci ha spinti a finanziare una posizione di professore straordinario della facoltá di Ingegneria dedicata al tema Sustainable Manufacturing; questa è stata recentemente assegnata al prof. Erwin Rauch, un giovane altoatesino con un curriculum industriale e accademico esemplare e ottimi rating a livello scientifico.
Da questa cooperazione e dalla presenza sul posto ci aspettiamo un importante contributo alla creazione di una innovation community che coinvolga tutti gli stakeholder e la comunitá locale; questa potrá così avvicinarsi al mondo della ricerca e della tecnologia, in particolar modo quella legata alla mobilitá del futuro e alla sustainable manufacturing.
Il NOI Techpark di Brunico è destinato ad aprire nuove strade, soprattutto nel campo della mobilità sostenibile. Al NOI Techpark di Bolzano si svolgono già attività di ricerca e lavoro in diversi settori tecnologici, in particolare nell'ambito dell'automazione automobilistica. Quali vantaggi ha portato al cluster automobilistico?
In tre concetti chiave: 1. Accesso ai migliori partner della ricerca, dell’innovazione, della formazione a livello internazionale, 2. Consulenza in materia di accesso a fondi e finanziamenti esterni per la ricerca (ad esempio fondi per la ricerca nazionali ed europei), 3. Know-How Transfer creando continuamente opportunitá di scambio e contatto con altre realtá industriali grandi e piccole.
Per concludere: un anno di NOI Techpark a Brunico. Cosa le piacerebbe rivedere in un discorso per celebrare questa ricorrenza?
Innanzitutto, questo primo anno è volato. Guardando agli ultimi 12 mesi vedo molte iniziative e tanta azione: oltre 15 eventi tra festival e Meet-Up Event, tra cui il nostro Festival IN MOTION dedicato a tecnologia sostenibile e innovazione con giovani talenti. Il Forum Internazionale della Meccatronica, l’evento della Thrive-community sostenuto dalla nostra rete; ma anche le sessioni di formazione interaziendale che hanno coinvolto aziende esterne alla nostra rete e quattro scuole e università con più di mille partecipanti e persone in visita. È stato l’anno del “trasloco” nella nostra nuova casa, l’anno in cui diversi progetti di ricerca guidati dal Prof. Rauch hanno preso rapidamente avvio: il suo team di ricerca conta oggi 12 ricercatori impegnati in progetti di ricerca internazionali e interaziendali. E mi aspetto che anche i prossimi 12 mesi saranno ricchi di iniziative e progetti collettivi.