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Sostenibile, socievole e flessibile: il coworking nel nuovo NOI Techpark Brunico
Bolzano, 11 novembre 2024 – Ladurner e HBI, azienda innovativa del NOI Techpark che ha sviluppato e brevettato la prima tecnologia poligenerativa che trasforma i fanghi di depurazione da rifiuto in risorsa, hanno firmato un accordo di cooperazione industriale per lo sviluppo di progetti ed attività nel settore del ciclo idrico integrato, nel trattamento dei fanghi da depurazione e di acque di falda contaminate.
La collaborazione industriale avverrà sottoforma di joint venture contrattuale, che è stata presentata durante Ecomondo, la principale manifestazione internazionale dedicata alla transizione green e all’economia circolare, che si è tenuta dal 5 all’8 novembre in fiera a Rimini, in un evento che ha messo in dialogo Stefano Dal Savio, Head of Unit Tech Transfer Green al NOI Techpark, Valentina Favaron e Daniele Basso rispettivamente engineering manager e founder e CEO di HBI e Simone Paoli, Direttore della Divisione Impianti di Ladurner.
L’accordo, di durata triennale, prevede la condivisione delle competenze chiave delle due aziende, tra cui quelle tecnologiche legate alla progettazione e all’applicazione della tecnologia poligenerativa. Queste includono il trattamento dei fanghi, la produzione di energia rinnovabile e il recupero di materie prime seconde (quali fosforo, magnesio e altri nutrienti utilizzabili come fertilizzanti circolari e sostenibili), ulteriori attività di Ricerca e Sviluppo, e la gestione e manutenzione di brevetti e licenze. Viene inoltre condivisa la competenza tecnica nell’operatività e manutenzione degli impianti.
«Fin dall’inizio, abbiamo supportato HBI con convinzione, credendo fermamente nelle potenzialità della sua tecnologia», ha commentato Stefano Dal Savio, Head of Unit Tech Transfer Green al NOI Techpark. «Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare un ambiente fertile per la crescita di aziende e progetti innovativi, e siamo lieti di vedere come HBI abbia trovato qui le risorse e il supporto necessari per sviluppare soluzioni all'avanguardia. Da anni collaboriamo anche con Ladurner, un’azienda che condivide la nostra visione di un futuro più sostenibile. Siamo orgogliosi di aver promosso questo accordo tra loro, che consentirà di introdurre sul mercato importanti innovazioni green sviluppate in Alto Adige».
«La joint-venture con Ladurner rappresenta un ulteriore step di crescita per la nostra azienda e un importante strumento operativo per affermarci sul mercato, oltre che un riconoscimento dell’affidabilità della nostra tecnologia e la conferma della bontà del nostro paradigma di partenza, ovvero considerare e trattare i fanghi come una risorsa strategica al cui interno si trovano acqua, energia e nutrienti. Continueremo a lavorare, ora anche insieme a Ladurner, per promuovere questo paradigma presso gli operatori del ciclo idrico e applicare l'innovazione tecnologica come mezzo per favorire la transizione ecologica» - ha dichiarato Daniele Basso, Founder e CEO di HBI.
«Questo accordo rappresenta per Ladurner un ulteriore passo nell’ampliamento delle tecnologie di cui disporre, grazie a partner affidabili, nel trattamento di fanghi da depurazione, confermando il suo ruolo di promotore e sviluppatore di prodotti all’avanguardia da applicare in modo concreto ed efficace nel campo del riciclo e delle energie rinnovabili» ha affermato Simone Paoli, direttore della Divisione Impianti di Ladurner nel corso della presentazione a Ecomondo. «Ladurner ci mette tutta la propria storia industriale – ha poi aggiunto - che è fatta non solo di referenze e medaglie, ma anche e soprattutto di know-how, quindi del saper fare e del saper stare su un mercato e delle attestazioni necessarie per poter partecipare alle gare di appalto».