Il centro, pronto nel 2022, sarà alimentato a idrogeno e riunirà imprese specializzate, ricerca e formazione
I numeri parlano chiaro: un’automobile su tre nel mondo monta componenti sviluppate e prodotte in Alto Adige. Sul territorio, infatti, si concentrano oltre 800 aziende specializzate nell’automation e automotive in grado di generare oltre un miliardo di euro di fatturato. Quasi 16mila lavoratori dipendenti si occupano direttamente o indirettamente della produzione di automobili - uno dei settori più dinamici per quanto riguarda l’export altoatesino. Ebbene, la maggior parte di queste imprese (e dei dipendenti) si trova proprio in Val Pusteria. E non poteva che nascere a Brunico il nuovo distretto per l’innovazione dedicato alla filiera della componentistica automotive.
Inaugurazione nel 2022
La prima pietra è stata posata il 14 settembre. I lavori inizieranno a breve. E la data di apertura è già stata fissata. NOI Techpark Brunico sarà pronto per il 2022. Un progetto da 31 milioni di euro che vede la collaborazione dell’Università di Bolzano, di NOI Techpark e di Automotive Excellence Südtirol, la rete che riunisce alcune delle aziende leader nel settore automobilistico quali GKN Sinter Metals, GKN Driveline, Intercable, Alupress, Autotest e Autotest Motorsport. Le sei aziende fondatrici sviluppano ed elaborano componenti e sistemi destinati ai grandi produttori, da BMW a Porsche, da Audi a Volkswagen.
Attirare giovani talenti
«Per poter competere a livello globale, oggi è fondamentale favorire l’incontro tra industria e ricerca» ha esordito Helga Thaler, presidente di NOI Techpark, nel corso della cerimonia sull’areale dell’ex autostazione a due passi dal centro città. «NOI Techpark Brunico nasce proprio per consentire a coloro che operano nel settore automotive di avere un punto di riferimento per rafforzare il proprio operato puntando su innovazione, automazione e attrazione di talenti da tutto il mondo. »
NOI è aperto a tutti
«Tuttavia - aggiunge Thaler - non sarà solamente un polo tecnologico, ma un centro aperto all’intera popolazione». Anche la città, infatti, beneficerà della struttura. NOI Brunico sarà un centro polifunzionale con i laboratori di ricerca che andranno ad affiancarsi ad uno spazio eventi da 400 posti denominato “NOBIS” e del quale potrà disporre anche il Comune. Insomma, l’edificio - disegnato dallo studio Kerschbaumer Pichler & Partner di Bressanone - mira a diventare «un punto di riferimento non soltanto per l’economia, ma anche per gli abitanti della vallata». Sottoterra, invece, troverà spazio un parcheggio da 380 posti auto.
Spazio a ricerca e sviluppo
Il progetto che in due anni vedrà nascere una struttura di circa 6000 metri quadri nella quale lavoreranno poco più di 75 persone tra tecnici e ricercatori, è stato cofinanziato dalla Provincia di Bolzano, dal Comune di Brunico e da NOI Techpark. Una parte consistente della somma è stata ottenuta attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC). Ma cosa ci sarà nel nuovo polo? Innanzitutto strutture di ricerca e formazione della Libera Università di Bolzano. E poi: spazi per le imprese, gli istituti di ricerca, le start-up e per il co-working. Le attività si concentreranno su quattro focus: ingegneria industriale, tecnologie produttive, automazione e digitalizzazione.
Coopetizione al centro
«Crediamo fortemente nello sviluppo integrato e nel decentramento delle infrastrutture tecnologiche» ha sottolineato la presidente della Libera Università di Bolzano, la professoressa Ulrike Tappeiner. Che aggiunge come mai in questo caso la «coopetizione», ossia la strategia di business che unisce competizione e cooperazione, sia stata decisiva. Anche perché, il settore dell’auto - come molti altri - ha risentito molto della crisi innescata da Covid-19 con flessioni tra il 20 % e il 30 %. NOI Techpark Brunico vuole essere perciò un elemento determinante per incrementare il livello tecnologico e l’innovazione del settore, promuovere gli investimenti in ricerca e sviluppo, aumentare i posti di lavoro e rendere sempre più competitiva l’economia locale.
Che l’Alto Adige sia un territorio ad alta vocazione industriale, soprattutto nel settore dell’automobile, lo ribadisce anche Klaus Mutschlechner, amministratore della Intercable (player globale per il settore automotive ed elettrico) e presidente di Automotive Excellence Südtirol. «Nella nostra provincia più del tre per cento dell’occupazione ruota intorno al settore dell’automotive, in Val Pusteria siamo addirittura attorno al dieci per cento: anche per questo motivo vogliamo unire imprese, ricerca, università e collettività per moltiplicare opportunità e attrattività del sistema Alto Adige».
Il cuore «green» a idrogeno
E poi c’è il cuore «green»: ad alimentare NOI Techpark Brunico ci sarà un impianto di produzione e stoccaggio di energia a idrogeno, grazie a una tecnologia capace di accumulare l’elettricità prodotta dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto dell’edificio. L'idrogeno, dunque, come una batteria, come soluzione finale per avere energia pulita e per dare un contributo alla decarbonizzazione. Ma anche come impulso per il mondo automotive visto che la tecnologia dell’idrogeno come propulsore per la movimentazione delle auto verrà studiata assieme ai partner di progetto nel quartiere dell’innovazione di Brunico.