
Il sottosegretario Riccardo Fraccaro visita i laboratori green al NOI e ne promuove il modello. Un’occasione per parlare di Superbonus e del sistema innovativo dell’Alto Adige.
Costruire un ponte tra ricerca e imprese. Fare innovazione in termini economici e sociali, a beneficio del territorio e delle sue comunità. È questa, da sempre, una delle missioni principali di NOI Techpark, il parco tecnologico di Bolzano. Una realtà ormai diventata punto di riferimento anche al di fuori dei confini regionali, riconosciuta dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Conte, Riccardo Fraccaro, come «un esempio vincente e virtuoso. Espressione di come sia possibile unire il know-how degli enti di ricerca con i bisogni delle aziende, generando un lavoro prezioso per tutti».
Il sottosegretario ha visitato l’hub altoatesino lo scorso venerdì 31 luglio per confrontarsi con il tavolo di lavoro promotore del Superbonus 110% in Alto Adige. Superbonus di cui proprio Fraccaro è stato ideatore: «Questa agevolazione fiscale è stata progettata con più obiettivi, tra cui il rilancio dell’economia e la riqualificazione energetica delle abitazioni. È uno strumento fondamentale per far ripartire enti e aziende che va a beneficio di cittadini, imprenditori, province e Stato». Ed essendo il green uno dei pilastri di NOI Techpark, la visita è stata utile anche per poter osservare da vicino le tecnologie e i laboratori dedicati alle energie rinnovabili in cui ogni giorno ricercatori, tecnici e imprese progettano e sviluppano nuovi prodotti, innalzando la competitività di un territorio da sempre propenso all’innovazione, mai come oggi necessaria per uscire dalla crisi generata da Covid-19.
«Il ruolo di collante che il parco tecnologico di Bolzano svolge su tutto il territorio è fondamentale, perché unisce enti e imprese generando lavoro e nuove possibilità di business, contribuendo così a dare una mano alla crescita dell’economia del nostro Paese. Tutto ciò è possibile perché qui si è naturalmente propensi al networking e alla nascita di nuove collaborazioni», ha spiegato Fraccaro. Una lode al sistema NOI Techpark, ulteriormente rafforzato dall’ingresso di diciannove nuove aziende avvenuto poco più di un mese fa, a dimostrazione di come anche durante il periodo di lockdown il distretto dell’innovazione sia stato fondamentale per molte realtà. Non solo, infatti, le attività non si sono mai interrotte, ma anzi, sono nate nuove iniziative come «Reagire alla crisi», la piattaforma pensata per orientare e ascoltare le aziende nell’emergenza.
«C’è un aspetto di NOI Techpark che mi sorprende ogni volta in positivo e mi lascia di stucco: il riuscire a soddisfare le necessità delle imprese, collegandole con gli istituti di ricerca e facendo innovazione, trasferendo quest’ultima alle aziende con un occhio di riguardo all’applicazione che essa ha nella vita e nell’economia di tutti i giorni». Mai fine a se stessa, ma sempre orientata ad aiutare la comunità in cui si inserisce. Perché è questa, secondo Fraccaro, la chiave del futuro della ricerca: «Un futuro di cui NOI Techpark rappresenta un esempio fantastico».