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Agricoltura smart e ambiente, ecco i tentacoli blu che fanno risparmiare acqua
2019-09-03 2019-09-03 3 Settembre 2019 - Chiara Currò Dossi
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Sensori sui campi e un’app a servizio dei coltivatori: irrigazione solo quando serve. Così Bluetentacles riesce a ottimizzare i consumi. “L’intelligenza artificiale per eliminare completamente gli sprechi”

Chiudere il rubinetto dell’acqua quando ci si lava i denti va benissimo, ma l’impatto, in termini numerici, è irrisorio rispetto a quanto si riesce a risparmiare con l’agricoltura intelligente, dato che il settore assorbe almeno il 70% del consumo idrico globale”. Le buone intenzioni contano, l’impegno quotidiano nella lotta allo spreco delle risorse naturali anche. Ma la differenza la fanno i grandi numeri. Per questo Marco Bezzi, insieme ai due soci con i quali ha fondato Bluetentacles, ha scelto di partire dall’agricoltura. Un’agricoltura 4.0, di precisione, proponendo un sistema che integra elettronica e informatica applicabile agli impianti di irrigazione già esistenti, per migliorare la qualità delle produzioni, ottimizzarne la gestione e abbattere i consumi di acqua ed energia. La casa che i tre hanno scelto per sviluppare la loro idea è NOI Techpark, dove da febbraio si trova la sede dell’azienda. “Abbiamo scelto NOI Techpark per il suo dinamismo – spiega Bezzi – e per la possibilità di entrare in contatto con associazioni e imprenditori locali”.

Il nucleo da cui è partito il progetto è composto da professionisti dell’irrigazione di precisione. Due ingegneri ambientali e un tecnico dell’irrigazione, tutti con oltre vent’anni di esperienza nel settore, durante i quali, spiega Bezzi, “abbiamo lavorato a diretto contatto con i consorzi irrigui della regione, toccando con mano le esigenze degli agricoltori”. Esigenze, nello specifico, in materia di ottimizzazione nella gestione degli impianti esistenti. “Il punto di partenza del nostro progetto è stata la constatazione che in tema di irrigazione è stato fatto tanto – prosegue –. Si è passati dagli impianti a pioggia a quelli a goccia, efficienti dal punto di vista della distribuzione dell’acqua ma carenti sotto il profilo della gestione. Ancora oggi si irriga infatti con schedulazione oraria, senza tener conto dei parametri meteo, climatici e ambientali”. Si irriga senza tener conto se è piovuto, se sta piovendo o se pioverà, con conseguente spreco di grandi risorse d’acqua. “Gli agricoltori hanno bisogno di un aggiornamento tecnologico che renda possibile una gestione intelligente dei propri impianti – aggiunge Bezzi – facendo quadrare i conti e al tempo stesso migliorando le produzioni sia per qualità che per quantità. Inoltre, va tenuto conto che le nuove politiche europee sulla gestione dell’acqua richiederanno una razionalizzazione della risorsa il cui costo andrà ad incidere sempre più sul bilancio aziendale”.

Di qui l’idea di puntare sul retrofit. “Bluetentacles propone una soluzione che integra elettronica e informatica – spiega il CEO Marco Bezzi –, che si applica agli impianti di irrigazione già esistenti e permette di valorizzarli al massimo. Bluetentacles è una soluzione hardware e software basata su IoT e Intelligenza Artificiale, completa e di facile utilizzo per l’agricoltore. Tramite una app è possibile il monitoraggio costante e in tempo reale dello stato dei propri terreni e dell’impianto di irrigazione. I parametri analizzati, spiega Bezzi, “riguardano il grado di umidità e temperatura del terreno e dell’aria, oltre ad altri dati come la radiazione solare. I dati vengono mandati in cloud per essere integrati con dati satellitari, dati meteo-previsionali e altri dati climatici disponibili a livello globale. Il risultato è un consiglio irriguo di precisione, realizzato dall’Intelligenza Artificiale, che l’agricoltore può scegliere di seguire o meno”.

Retrofit è sinonimo di economia circolare, un principio pienamente in linea con la filosofia di Bluetentacles: “Quel che facciamo è proporre un modo di risparmiare acqua, in modo che possa essere usata altrimenti. Non solo. Se si usa meno acqua per irrigare, serve anche meno energia per pomparla. Nello specifico riusciamo a garantire un risparmio, rispettivamente del 30% e del 20%, anche se alcuni consorzi hanno constatato risparmi del 50%”. Con tempi contenuti per il ritorno dell’investimento: “Parliamo di un anno, in caso di retrofit di un impianto di medie dimensioni – afferma l’esperto –. Di tre per una nuova installazione, e cioè per quei casi in cui non si abbia ancora un impianto automatizzato”.

Prende così forma il concetto di agricoltura 4.0, legato a doppio filo a quello di blue economy (quella cioè che punta a uno sviluppo sostenibile e a emissioni zero basato sull’innovazione). Dalla quale, per altro, nasce il nome stesso di Bluetentacles: il blu richiama l’acqua e l’economia blu, i tentacoli le reti di comunicazione messe in campo per comandare i dispositivi. Innovazione e agricoltura 4.0 intese nel senso più ampio, spiega ancora Bezzi: “Cerchiamo di usare le più moderne tecnologie, come l’Internet delle Cose e la sensoristica avanzata, per rendere più intelligente l’agricoltura, e in particolare l’irrigazione. La nostra soluzione si applica agli impianti a goccia, i più diffusi in frutticoltura e viticoltura, ma stiamo sviluppando anche una soluzione per quelli a pivot (quelli con grandi bracci rotanti muniti di ugelli)”.